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Costo olio extra vergine di oliva

Quanto costa un litro di olio extra vergine d’oliva? ATTENZIONE

Per quanto possa risultare poco elegante è fondamentale parlare di prezzi. E lo facciamo ponendo l’attenzione sul costo dell’olio extra vergine d’oliva.

La domanda che ogni consumatore, giustamente e doverosamente, si pone è: perché al supermercato trovo bottiglie di olio extra vergine d’oliva a pochi euro (anche meno di 5€ al litro) e il frantoio mi vende lo stesso quantitativo ad almeno il doppio (per un confronto chiaro e diretto con l’olio extra vergine d’oliva disponibile sul nostro store online).

La conclusione non vuole essere quella che “il nostro è migliore e tutti gli altri non sono qualitativamente validi”, ma andare ad approfondire le cause di questa disparità di prezzi e capirne il significato e le conseguenze di quello che stiamo comprando.

Qualche dato ufficiale

Il Dipartimento per l’agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea ha un focus specifico dedicato all’olio di oliva, anche considerando come l’UE è sia il maggiore produttore (67% dell’olio d’oliva mondiale) che consumatore ed esportatore di olio d’oliva. Il nostro Paese insieme alla Spagna è il maggiore consumatore a livello europeo con circa 500000 tonnellate. All’interno di questo panorama viene regolarmente effettuato un monitoraggio globale del mercato dell’olio di oliva dal quale emerge, nell’ultimo report settimanale disponibile, che il prezzo medio dell’olio extra vergine di oliva (ultima settimana di marzo 2023) è di 6€ al kg. Al di là dell’aumento medio registrato negli ultimi mesi (come per tutti gli altri prodotti, non solo i generi alimentari) il prezzo è quindi molto più basso di quello prodotto in un frantoio?

Com’è possibile?

Cosa influisce sul prezzo dell’olio

Il prezzo finale di qualsiasi prodotto è l’effetto dei costi di produzione e del relativo guadagno che qualsiasi produttore deve ricavare dalla vendita di quel bene. Per quel che riguarda l’olio bisogna considerare il costo della coltivazione della materia prima (le olive), quello del trasporto, della molitura e delle altre lavorazioni così come quello della confezione (bottiglia, tappo, capsula, cartone, etichetta) e dell’imbottigliamento.

Supermercato VS Frantoio

Se è evidente che la grande distribuzione può contare su un abbassamento di prezzi legato al maggior volume di olio prodotto, è altrettanto vero che un buon olio extra vergine di oliva non può costare quelle cifre lì. Questo perché oltre agli aspetti che abbiamo prima evidenziato bisogna considerare la qualità delle olive, la loro provenienza (non tutte le coltivazioni sono uguali), il tipo di cultivar, l’annata e l’accuratezza della lavorazione e quella della conservazione.

Al supermercato l’olio costa meno e così poco perché non è della stessa qualità di quello prodotto in un frantoio.

E per qualità non è da intendersi che “è meno buono” ma è comunque un buon prodotto. La scarsa qualità dell’olio extra vergine di oliva della grande distribuzione è inevitabilmente un olio prodotto con olive non qualitativamente elevate (spesso neanche di provenienza italiana), con lavorazioni superficiali, conservazioni inadeguate e probabilmente residui di annate precedenti.

Va poi considerato come l’olio extra vergine di oliva è uno dei prodotti più contraffatti. Nonostante l’etichetta riporti la dicitura extra vergine di oliva l’olio realmente tale è spesso solo in minima parte e il resto proviene da olio prodotto nelle raffinerie e non commestibile e adatto all’alimentazione umana.

Questo significa che portiamo in cucina e in tavola un prodotto qualitativamente scadente e pertanto pericoloso. L’olio, infatti, è un alimento e sia che venga utilizzato per cucinare che per condire incide sull’alimentazione quotidiana e, di conseguenza, sulla salute.

Siamo davvero sicuri che spendere meno per un litro di olio sia un reale risparmio e qualcosa di così conveniente?

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