Continua il nostro viaggio culturale e gastronomico all’interno della storia e tradizione parlando dei soffioni abruzzesi. Dopo aver raccontato della semplice genuinità di pane e olio e della sfiziosa bontà delle conserve sott’olio ci occupiamo oggi di un dolce piccolo, friabile e farcito di un sapore pieno di bontà e storia, anche grazie all’utilizzo nella ricetta dell’olio extra vergine di oliva.
Origine e segreti dei soffioni abruzzesi
I soffioni abruzzesi (da non confondere con i fiadoni, versione salata e che in alcuni casi viene chiamata allo stesso modo) sono dolci a base di pasta frolla e dal ripieno di morbida ricotta. Ovviamente, come spesso accade, esistono numerose varianti che rispondono a diverse tradizioni locali (come l’uso del zafferano o l’aggiunta dell’uvetta).
Perché si chiamano soffioni? Il nome deriva direttamente dalla fase di cottura: in forno, infatti, il ripieno cresce e fuoriesce proprio come se qualcuno lo avesse soffiato dall’interno verso l’esterno. In alcuni luoghi i soffioni abruzzesi sono noti con il nome di lettera d’amore. Come mai questo nome così romantico e suggestivo? Basta guardare il dolce per vedere i lembi superiori che coprono l’impasto proprio come una busta da lettera.
Per preparare i soffioni abruzzesi sono necessari 500g di ricotta di pecora, 280g di farina 00, 70g di zucchero, 6 uova, 1 scorza di limone, sale, zucchero a velo e, ovviamente, l’olio extra vergine di oliva del quale ne servono all’incirca 50g.
Il primo passo prevede di impastare la farina con le uova, lo zucchero e il sale per poi aggiungere lentamente l’olio EVO. Dopo aver amalgamato il tutto bisogna avvolgere l’impasto in una pellicola per lasciarlo riposare. Nel frattempo prendere le altre uova separando i tuorli dagli albumi versando i tuorli in una ciotola contenente la ricotta, la buccia di limone grattugiata, lo zucchero e un pizzico di sale. Montare quindi gli albumi per poi aggiungerli al resto del composto.
A questo punto si può riprendere l’impasto e stenderlo su un piano di lavoro ricoperto di farina. Quindi tagliare dei piccoli quadrati e sistemarli in dei pirottini avendo cura di lasciare le punte che sporgano fuori. Quindi farcirli con l’impasto ripiegando (ma non del tutto) le punte. A questo punto si può procedere con la cottura (180° per 60 minuti) per poi gustarne tutto l’intenso e coinvolgente sapore.
Perché l’olio EVO
Tra gli ingredienti dei soffioni abruzzesi abbiamo indicato l’utilizzo dell’olio extra vergine d’oliva. Per quale motivo? Sono diverse le ragioni di questa scelta. È innanzitutto un olio sano e genuino, prodotto in maniera artigianale e senza l’utilizzo di sostanze che ne possano compromettere la qualità e il sapore. Si tratta quindi di un prodotto sano, ma allo stesso tempo efficiente in quanto particolarmente indicato per le sue caratteristiche per la preparazione dei dolci (tanto da essere possibile essere utilizzato anche come sostituto del burro). C’è poi una ragione culturale e prettamente tradizionale.
Stiamo parlando, infatti, di un dolce tipico abruzzese. Per riscoprirne e viverne tutta la bontà caratteristica è quindi utile preferire un olio abruzzese che gode delle peculiarità delle colline locali per un prodotto semplicemente straordinario e indispensabile in cucina.
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